S come… solitudine e solidarietà

S come… solitudine e solidarietà

Sentirsi soli

Diversamente da quello che accade in molte altre occasioni, per la solitudine la lingua inglese ha una distinzione più sottile rispetto alla lingua italiana: in inglese, infatti, l’espressione “to be alone” indica l’essere da solo, senza altra gente intorno, mentre l’espressione “to be lonely” indica il sentirsi soli, anche tra la gente.

Solidarietà

Solidarietà: parola…magica!!!

Il miglior antidoto alla solitudine è proprio la solidarietà: per una stranezza della nostra lingua, i due termini iniziano in modo uguale, ma conducono a risultati molto diversi?!?

Per chi si sente solo, non c’è nulla di più importante della solidarietà altrui: questa permette di affrontare l’isolamento, stimola a ritrovare fiducia in sé stessi e speranza negli altri, conforta e lenisce le ferite dell’animo.

…Sentirsi soli…

E’ quest’ultima sensazione che crea dolore, è questa la solitudine che genera sofferenza e talvolta degenera in patologie.

Quante volte ci sentiamo soli? Quante volte proviamo quella legittima aspettativa di essere notati, attendiamo una telefonata, agogniamo un amico o un conoscente che ci inviti a passare un po’ di tempo insieme?

E quale delusione ci prende quando questo non accade, quando ci sembra di essere stati dimenticati oppure, ancor peggio, ci isoliamo per il timore di essere compatiti?

E ancora, non vi capita mai di avere mille occasioni per restare connessi ma di sentirsi come semplici spettatori della vita degli altri e della propria, senza mai assaporare il piacere di sentirsi partecipi prima ancora che protagonisti…

Cose che fanno sentire soli secondo me sono: l’invidia, l’ipocrisia, l’indifferenza, l’ignoranza, i pregiudizi, la mancanza di attenzioni, la complicità altrui basata sulla critica o sulla derisione, i messaggini alle ricorrenze canoniche e nulla più, la mancanza di rapporti umani costruiti sulla condivisione di valori e di principi piuttosto che sulle mode di massa…

La solitudine non deriva dal fatto di non avere nessuno intorno, ma dall’incapacità di comunicare le cose che ci sembrano importanti o dal dare valore a pensieri che gli altri giudicano inammissibili. Quando un uomo ha la sensazione di sapere più degli altri diventa solitario [Carl Gustav Jung]

Abbiamo tutto per godere la vita, ma non abbiamo una ragione per viverla. Abbiamo scambiato la felicità con il benessere, i sogni con i consumi. Il risultato è una generazione spesso perduta in un deserto di noia, a caccia di oasi di senso, intrappolata in miraggi emotivi necessari a risarcire una profonda solitudine [Alessandro D’Avenia]

…Solidarietà…

Solidarietà significa saper avvicinare chi è solo anziché allontanarlo; vuol dire immedesimarsi nella situazione altrui; significa aiutare in modo disinteressato o semplicemente consigliare in modo obiettivo; vuol dire soprattutto rispettare, ascoltare senza giudicare, sostenere senza compatire.

Non è facile trovare questi atteggiamenti al giorno d’oggi: sta passando la logica portata agli estremi del “Vivi e lascia vivere”, che però molto spesso si trasforma in indifferenza, in menefreghismo e anche in cinismo.

Molti si sentono di esprimere la solidarietà con offerte a realtà lontane, con donazioni via sms, con l’elemosina al mendicante; non sempre però le stesse persone si ricordano del vicino di casa, della persona anziana che magari non tira mai su la tapparella, del “tipo strano” che abita nel palazzo e che non parla mai con nessuno, del collega al lavoro che fa sempre la pausa-caffè in solitario (bell’antipatico!)…

Cose che fanno sentire a chi soffre la solidarietà altrui secondo me sono: la telefonata inaspettata, che inizia con un “Come stai?”; il sorriso sincero, il tenero abbraccio, la vigorosa stretta di mano o la pacca sulla spalla (quando ci vuole); l’ascolto paziente e senza vincoli di tempo; il consiglio non richiesto ma che dimostra che l’altro ti conosce bene

Il sorriso è una curva che raddrizza tutto [Phyllis Diller]

Vivere non è abbastanza – disse la farfalla – uno deve avere il Sole, la Libertà e un piccolo fiore [Hans Christian Andersen]

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