Un’amicizia

Un’amicizia

Silvia Avallone

Due ragazze, presto amiche, con famiglie molto diverse ma altrettanto fragili aspirano, seppure con percorsi diversi che le porteranno ad allontanarsi e infine a ritrovarsi, ad una normalità che spesso diamo per scontata ma che per alcuni è un traguardo inarrivabile.
Un racconto frammentato, ma anche raffinato e delicato, scritto con uno stile curato e semplice e rivelato attraverso la tecnica del diario, con il quale l’autrice fa riaffiorare i ricordi di una adolescenza lontana ma non del tutto superata.

La vita ha davvero bisogno di essere raccontata per esistere?

Con questa domanda conclusiva, Silvia Avallone, giovane ma già affermata scrittrice resa celebre dal romanzo Acciaio (da cui è stato tratto l’omonimo film) lascia al lettore la scelta sulle due alternative proposte dal romanzo: la realtà virtuale di Beatrice Rossetti, icona del mondo social e prodotto dell’epoca moderna, che grazie alle nuove tecnologie, ai blog, ai followers si afferma nel mondo e diventa “qualcuno” e la semplicità quasi invisibile della schiva Elisa, donna all’antica, cresciuta nelle biblioteche, che rifugge il web ed ama scrivere con carta e penna ed è convinta che:

quel che siamo è infinitamente più interessante e commovente di quel che vorremmo a tutti i costi sembrare

Il romanzo è anche un’esplorazione della vera amicizia, che lega persone apparentemente molto diverse e con “universi familiari” agli antipodi (la famiglia-bomboniera di Beatrice a confronto con la madre scapestrata e il rapporto conflittuale della famiglia di Elisa), ma che non è altro che una ricerca di ciò che completa l’individuo: quell’aspirazione inconscia a un’identità molto diversa da sé stessi, ma che in realtà è la ricerca della nostra “doppia” personalità.

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